Avevo giĆ raccontato che in una curva mentre andavo in bicicletta avevo sfiorato appena un tale sul marciapiede.Costui,che aveva in mano un rotolo di plastica, ha avuto il tempo di sbattermelo in testa e gridare:
-I vecc’ e invurnid come te i sta a caseina e in va in zir in bicicletta!- (= i vecchi imbranati come te stanno a casa e non vanno in giro in bicicletta).Ho avuto la prontezza di ribattere anche io in dialetto e di dire:
-Me a so vecc’ ma a caseina ta stare te perchĆØ,st’eltra smena me,me a vag in India!- (= sarò anche vecchio ma casa ci stai te perchĆØ io quest’altra settimana vado in India!”).Un’altra volta ho attraversato male una strada e una macchina ha fatto una gran frenata per non buttarmi sotto. Il guidatore si ĆØ fermato e con molta calma e ironia ha detto:
-Bel suvnot, se lo la streda la atraversa isĆØ ma Nadel un gni arriva!- (= bel giovanotto,se lei la strada la attraversa cosƬ,a Natale non ci arriva!)Ecco,stesso messaggio lanciato in due modi diversi.Al primo dentro di me ho mandato un vaffanculo e un accidente, all’altro ho risposto:
-Grazie Signore! Terrò conto!-
Giorgio Mazzotti





