La nobiltà medievale dell’attuale provincia di Rimini derivava tutta dai conti di Carpegna

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La nobiltà medievale dell’attuale provincia di Rimini derivava tutta dai conti di Carpegna
La contea di Carpegna e le sue discendenze
I conti di Carpegna
Si sostiene che nel 962/63 un certo Ulderico il Sassone, nobile al seguito dell’imperatore Ottone I nella campagna d’Italia contro Berengario II d’Ivrea, ricevette dall’imperatore come feudo l’investitura a conte di Carpegna.
Le notizie storiografiche ufficiali sui Conti di Carpegna, cominciano a comparire intorno alla metà del XII secolo, in coppia con quelle dei Conti Da Montefeltro divenuti in seguito avversari, entrambi di comune casata assieme ai Malatesta.
La giurisdizione dei conti di Carpegna comprendeva diverse decine di castelli.
I Malatesta
I conti di Carpegna assegnarono nel 1004 ad un loro ramo comitale il castello di Pennabilli.
Questo ramo della famiglia prese poi il nome di Malatesta.
Il nome Malatesta sarebbe da riferire ad un esponente della famiglia di nome Rodolfo che avrebbe dimostrato coraggio e tenacia nel difendersi dagli attacchi esterni.
I capostipiti dei Malatesta avi dei Malatesta di Rimini furono: Malatesta I (1129-50); Giovanni I (1164-89); Malatesta II (1165-99); Malatesta III Minore, morto nel 1197.
Il nucleo principale della famiglia Malatesta da Pennabilli confluì in seguito nel castello di Verucchio, divenuto loro dominio dinastico.
Malatesta detto della Penna nacque nel 1183 verosimilmente a Pennabilli come dice il nome e morì a Rimini nel 1248. Era figlio di Malatesta III Minore e di una donna dai natali sconosciuti di nome Alaburga.
Rimasto orfano di padre in giovane età, Malatesta raggiunse lo zio Giovanni a Rimini.
Giovanni era membro del Consiglio Generale della città.
Nel 1197 i due Malatesta giurarono o sottoscrissero un trattato riguardo il controllo su Verucchio che veniva di fatto ceduto al Comune di Rimini.
Con l’accordo la città di Rimini da una parte si vincolava politicamente con la famiglia Malatesta, dall’altra si garantiva il controllo politico e commerciale sulla Valmarecchia.
Poi col tempo i conti Malatesta di Rimini ingrandirono la loro signoria con terre a nord ed a sud della città.
I conti di Montecopiolo
Nel 1140 i conti di Carpegna assegnarono ad Antonio Carpegna, considerato il capostipite della famiglia dei conti di Montecopiolo, il castrum Montis Cupioli, i cui ruderi si trovano oggi sopra il paese di Villagrande.
I Da Montefeltro
Quando i conti di Montecopiolo scelsero come propria sede San Leo situata sul Monte Feretrio, assunsero il nome Da Montefeltro.
Il primo personaggio di cui si tramandarono le gesta fu Montefeltrano I (1135-1202).
I Da Montefeltro in seguito governarono prima come conti la Contea di Urbino e poi come duchi il Ducato d’Urbino.
I conti della Faggiola (o Faggiuola)
I conti di Carpegna assegnarono ad un loro ramo comitale il castello della Faggiola ed altre terre limitrofe. I ruderi del castello sono situati nell’odierno comune di Casteldelci.
Figlio del nobile Ranieri morto nel 1293, nacque nel castello della Faggiola Uguccione (circa 1250 -1319) che fu grande condottiero e podestà di città.
Anche S.Agata Feltria fu sotto l’influsso feudale dei discendenti dei conti di Carpegna. Fu dominata ad intervalli storici dai conti di Montecopiolo, dai conti Da Montefeltro, dai conti Malatesta di Rimini e dai conti della Faggiola, oltre che dalla famiglia locale dei Tiberti di Petrella Guidi..

Gaetano Dini

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