Lettera di un albergatore riminese al cliente – anno 1953

Ricerca aziende, ristoranti, professioni e spiagge in Romagna

Leggete questo articoletto scritto dal socio del DLF Filippo Vannini pubblicato sul giornale associativo del DLF riminese “LA NOSTRA VOCE”. Sembra una lettera-burla invece ci mostra un aspetto degli albori del turismo di massa che iniziò nel dopoguerra. Tanti furono i riminesi del contado, molti dei quali analfabeti o quasi, che abbandonando le fatiche della campagna scesero al mare e con le proprie mani e tanti sacrifici costruirono una piccola casetta che l’anno successivo ampliarono con qualche altra camera e così tutti gli anni a seguire.

 

 

Guido Pasini

Potrebbero interessarti:

Scopri Rimini e la Romagna

Nonno Sante

La saggezza del nonno è tutta in questa frase: Pora burdela, l’an po’ gnenca scurzé. Sante era più precisamente lo zio del babbo, quindi per

LEGGI TUTTO »
Scopri Rimini e la Romagna

Viaggio a Talamello

Viaggio di un poeta (lo è ognuno di voi) Questo in primo piano è il paese di Talamello, adagiato sulla collina (sembra riprendere il testo

LEGGI TUTTO »
Torna su
arabel