La storia del costume da bagno inizia giĆ in epoca romana, infatti, i primi bikini, furono indossati dalle donne romane. Come si sa? Grazie a un mosaico ritrovato a Piazza Armerina, in Sicilia, che raffigura delle donne romane mentre giocano a palla con il costume a due pezzi.

Nei primi anni del ‘900 le donne mostravano pochissimo sulla spiaggia, infatti, i costumi erano molto coprenti.
Questa tipologia di costumi coprenti sono rimasti in voga fino agli anni ’30.

Anni ’30 e ’40 sono stati momenti di stallo per la moda soprattutto a causa della guerra. Nel 1946 però c’ĆØ stato uno scandalo; a Parigi fa la sua comparsa il bikini, lƬ per lƬ ĆØ stato uno choc, tanto che ci vorrĆ del tempo prima di vedere le donne in spiaggia con questo abbigliamento. Il bikini era bandito e spesso veniva punito dalle forze dell’ordine perchĆ© considerato oltraggioso. Il più diffuso in questi anni restava il costume intero con gonnellino aderente.

Negli anni ’50 sono in voga i bikini stile pin-up: modelli interi, fascianti e ancora abbastanza coprenti.

Dagli anni ’60 i costumi iniziano a essere più eccentrici; con il boom economico inizia una svolta: nuove fantasie, colori, ricami e tessuti e il due pezzi inizia a essere alla portata di tutte. Questi sono stati anche gli anni ricordati per lo scandalo del primo topless in America.

Gli anni ’70 furono influenzati principalmente dal movimento hippie: costumi ridotti e reggiseni a triangolo.

Gli anni ’80 e ’90 vedono la diffusione dello stile americano: bikini sgambati con reggiseni sempre più piccoli e costumi interi che emulano Baywatch.

Dal 2000 in poi nascono nuove tendenze come il trikini, a metĆ strada tra costume intero e bikini; Mix &Match e il ritorno al vintage.






