I primi collegamenti tram a Rimini

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Nel 1877 ebbe inizio il collegamento Rimini città con Rimini mare con tram a cavalli. I due capolinea si trovavano in Piazza Cavour, quello di città e lo Stabilimento balneare che comprendeva il Kursaal, la Piattaforma e la Capanna Svizzera, quello del mare.

L’1 luglio 1921 iniziava il servizio con tram a trazione elettrica e il capolinea a mare fu spostato presso gli Ospizi Marini, l’attuale piazza Marvelli, già piazza Tripoli. La sua realizzazione fu possibile grazie ad un mutuo di 1milione e 200mila lire contratto con la locale Cassa di Risparmio e il Comune di Rimini se ne assunse la gestione che tenne fino all’1 aprile 1923, data nella quale passò alla Società RATE.

Nel 1925 fu aperto il nuovo tratto Ospizi Marini – Miramare

L’1 aprile 1926 alla società RATE subentrò la Società Tramvie Elettriche che portò a compimento l’ultima tratta Miramare – Riccione, viale Ceccarini che Il 26 giugno 1927 venne inaugurata. Tanto fu il successo che venne pubblicizzata come “attrazione turistica”. “Dieci chilometri di superba via litoranea, serviti da tram elettrici, congiungono Rimini a Riccione”.

Il forte sviluppo turistico richiedeva il rafforzamento del servizio, e una politica favorevole alla diffusione delle filovie sostenuta dal governo negli anni ‘30 portarono a conferire l’incarico alla Compagnia Generale di Elettricità (CGE) per studiare il cambiamento della linea in filovia; pertanto il servizio con tram rimase fino al 15 gennaio 1939. Il nuovo servizio con bus fu gestito dalla Società SITA di Firenze e il capolinea a Rimini fu stabilito in Piazza Giulio Cesare, diventata poi piazza Tre Martiri.

 

Nelle fotografie – prese dal web – il tram a cavalli (da La Rimini che non c’è più), il capolinea di Piazza Cavour con tram elettrico, il tram inaugurante la linea fino a Riccione in partenza da Piazza Cavour e la sosta dello stesso tram per permettere la benedizione del nuovo tratto prima di impegnarlo col tram stesso e nel 1947 il filobus nella curva di via Principe Amedeo davanti al Kursaal e alla fontana dei 4 cavalli.

Guido Pasini

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