Il ponte di Tiberio di Rimini: riflessioni di Gaetano Dini sul suo “antenato”

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Studiosi di storia riminese pensano che prima della costruzione del ponte di Tiberio ci fosse un robusto ponte in legno costruito dai Romani sul fiume Marecchia (Ariminus) un 500 metri più a nord dell attuale ponte.
Dove adesso c’e’ il parco Marecchia quello era l’alveo del fiume, un alveo grande in quel punto con portata d’acqua importante se e’ vero che le imbarcazioni per carico/scarico merci arrivavano dal mare fino a li.
Quindi e’ difficile che ci fosse un guado vicino al punto dove adesso c’e’ il ponte di Tiberio, guado dove appoggiare sopra dei tavoloni di legno per il passaggio di uomini, animali, materiale e togliere i tavoloni a fine giornata.
E’ probabile invece che in quel punto vi fosse una piccola imbarcazione, un traghetto fissato a delle robuste funi di scorrimento a mano per traghettare persone, animali e cose sui due lati del fiume, i traghettatori aiutati in questo da lunghi remi fissati ai lati dello scafo.
Del resto arrivando proprio lì la strada da Ariminum, non si poteva sempre andare 500 metri più a nord per prendere il ponte di legno. 
Quello lo facevano i carri, i birocci trainati da buoi o cavalli.
Le persone che uscivano da Ariminum o vi entravano avevano necessità di attraversare il fiume li’, piene permettendo, utilizzando il traghetto anche portando con loro animali e bagagli vari.
Questo traghetto secondo me era l’unico mezzo di transito in epoca pre-romana, prima del 268 a.C.
Per traghettare carri, birocci pesanti a pieno carico potevano scaricare la merce, traghettavano separatamente la merce e poi il carro vuoto assieme agli animali da traino.
In epoca romana, prima della costruzione del ponte di Tiberio possono aver mantenuto il sistema di traghettazione in quel punto per i transiti leggeri e possono invece aver costruito già subito dai primi anni il ponte in legno 500 mt più a nord per il transito delle merci pesanti.
Testo: Gaetano Dini

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