La leggenda del Paganello (il mito di frate Antonio)

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Cari amici del gruppo,

vorrei raccontarvi un fatterello, accaduto a Rimini nel lontano 1221.
Si narra che Antonio, frate predicatore, fu inviato da Francesco (d’Assisi) in Romagna per cercare di convertire quella popolazione fortemente eretica.
Arrivò a Rimini, città ribelle che si rifiutava di ascoltare la parola di Dio. I riminesi non si fermarono ad ascoltare le parole di Antonio che disperato si recò sulla riva del mare, nei pressi della foce del Marecchia – a quei tempi più arretrata rispetto ad oggi, circa all’altezza dell’odierno ponte della Resistenza-.

Sulla riva del mare frate Antonio iniziò la sua forte predica e dal mare affiorarono tanti pesci che si fermarono ad ascoltare le sue parole, come si legge dalle cronache del tempo:

“alcuni pesci aprivano la bocca soctometendo lo capo, dimostrando che intendevano, et facevano segni, da laudare et ringraziare Dio come meglio sapevano.”

Secondo i racconti, solo un pesce non salì ad ascoltare la predica, era un ghiozzo che i locali chiamarono “paganello”.

Sarà un fatto realmente accaduto o sarà una leggenda, ognuno la interpreti come meglio crede, per me è stato un episodio che mi ha sempre emozionato. I Riminesi nel seicento in quel luogo edificarono una chiesa dedicata a S. Antonio (da Padova) che fu danneggiata dalle cannonate austriache nel 1915 e definitivamente distrutta dai bombardamenti nel 1944. In una vecchia cartolina si vede sulla destra la chiesa.

Guido Pasini

Il 1200 oltre alle crociate è il grande periodo delle Università, della Pittura, dei Comuni, delle cattedrali gotiche, dell’ingegneria sperimentale, dell’inizio della comprensione di come passare da un modello biomorfico a meccanicistico da cui deriveranno le opere architettoniche del ‘300, per passare a Leonardo, Galileo, Einstein e la scienza moderna che mi permette di scrivere con questo PC… non male ricordare il 1200 mi pare…

Luca Mandolesi

Mia mamma racconta sempre questo fatto: pare che quell’Antonio (Santo) diede un anello ad un suo antenato che avrebbe guarito malattie degli occhi se ogni maschio della famiglia si fosse chiamato Antonio e fino a forse cinquant’anni fa, c’era un gran via vai di gente che veniva per farsi “segnare” gli occhi con quell’anello e pare che davvero la gente si guarisse, fino a che, la moglie atea di un Antonio disse basta e portò l’anello ad un Santuario vicino (Montefiore). Si era stancata del via vai…

Maria Quadrelli

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