Goldoni e la fuga da Rimini

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Le opere di Goldoni sono state tramandate ai posteri e con esse la gloria di un uomo di teatro, testimoniata dalle Memorie autobiografiche in tre volumi scritte in francese, rappresentanti la vita dell’autore.

Qui lo stesso Goldoni è dipinto come un uomo sereno, che nonostante le avversità terrene riesce a guardare alla gioia dello spettacolo di vita.

La fuga da Rimini rappresenta un brano tratto da “I Mémories”, opera redatta da Goldoni in francese tra il 1783 e il 1786. L’opera è dedicata a Luigi XVI e si compone di tre parti.

Nella prima parte abbiamo una raccolta di episodi dell’infanzia e della giovinezza, terminante  con l’incontro con Medebac, che per primo offrì a Goldoni la possibilità di un contratto.

La seconda descrive la sua attività nel contesto teatrale fino al 1762. La terza e ultima parte si svolge a Parigi, e presenta l’autore  nel mondo culturale parigino.

“La fuga da Rimini” è il  brano tratto dalla prima parte dell’opera autobiografica. Si racconta dell’avventura di Goldoni ragazzo, nel periodo in cui il padre voleva invogliarlo a studiare medicina, e pertanto iniziò a  studiare nella scuola  dei domenicani di Rimini, specializzata in filosofia.

Il brano procede raccontando che per alleviare la noia, Goldoni inizia ad andare spesso a teatro, si avvicina a una compagnia teatrale, con cui trascorre molto tempo.

Goldoni parte per Venezia approfittando di un viaggio della compagnia stessa, fermandosi a Chiozza, dove viveva la madre di Goldoni.

Purtroppo dovette partire di nascosto, in quanto, né il signor Battaglini, a cui era affidato a Rimini, né il conte Rinalducci, un amico di famiglia, erano d’accordo.

Goldoni lascia un bigliettino di scuse al signor Battaglini e parte per questa nuova avventura. Trascorse ben tre giorni in mare, prima di arrivare a Chiozza, durante il viaggio il tempo trascorse sereno nel gioco e nel divertimento.

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